Google invia molti messaggi mensilmente attraverso Google Webmaster Tools.
Il 13 febbraio Matt Cutts diffonde un video nel quale spiega quanti tipi di notifiche vengono inviate da Google. Attraverso Google Webmaster Tools, Google informa i webmaster di eventuali anomalie riscontrate all’interno dei loro siti.
Matt Cutts afferma che Google invia centinaia di migliaia di messaggi ogni mese, che pur sembrando moltissimi non lo sono se si tiene in considerazione che il sito Blekko, un motore di ricerca che garantisce una ricerca libera di spam, stima che una media di un milione di pagine di spam sono create ogni ora. Non ci si deve scandalizzare del fatto che Google invii un gran numero di messaggi antispam. A questa categoria appartengono anche i redirect, i link pagati e molta altra roba.
Tuttavia i messaggi si riferiscono a tipologie molto diverse di spam come per esempio il keyword stuffing, testi nascosti, linguaggio incomprensibile. Secondo le statistiche più recenti ovvero riferite a gennaio e febbraio 2013, delle centinaia di messaggi che Google invia, il 90% di questi si riferiscono alle comuni pratiche di black hat SEO, puro spam.
Il 4% dei messaggi invece riguarda quelle che sono le problematiche di contenuto, ovvero contenuti privi di valore o di scarso valore e per questo motivo la pagina non riesce a ottenere un alto page rank. Il 3 % dei messaggi riguarda l’hacking. Anche se è illegale molti siti utilizzano tali pratiche per promuovere farmaci o qualsiasi altra cosa. Il 2% dei messaggi che Google invia riguarda la link building e l’1% sui link a pagamento.
In sintesi una percentuale di messaggi inclusa tra il 2% e il 3% riguarda link e link di spam, si cerca di contrastare soprattutto l’acquisto e la vendita di link. Queste sono in breve le categorie dei messaggi che vengono inviati ogni mese da Google.
Di seguito il video di Matt Cutts
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