Gli hacktivisti di Anonymous l’avevano preannunciato in occasione della chiusura di Megaupload, gli attacchi effettuati nei giorni immediatamente successivi erano “solo l’inizio” e ieri si sono spinti oltre mandando down oltre un’ora il sito della CIA, Central Intelligence Agency.
Nell’ultima settimana avevano già effettuato altri attacchi degni di nota come la diffusione di alcune mail del Presidente della Siria Bashar Al Assad dove si evidenziava come si preparasse ad un’intervista in maniera studiata per “prendersi gioco” della “stupida e facilmente manipolabile” opinione pubblica americana.
L’attacco alla CIA è arrivato dopo pochi giorni dal deferimento di Bradley Manning, il soldato americano accusato di essere responsabile del furto degli ormai noti “cablogrammi” delle cancellerie di tutto il mondo poi pubblicate da WikiLeaks di Julien Assange. Il nome di Manning è stato spesso utilizzato dagli hacktivisti di Anonymous che in diverse occasioni hanno usato il suo volto e nome nei loro comunicati o nei deface operati in rete.
La CIA, così come per tutte le altre vittime degli Anonymous, ha subito un Distributed Denial Of Service (DDOS) saturando di richieste i servers e, di fatto, rendendo inaccessibile il sito per alcune ore.
Per deridere il “nemico” i ragazzi di Anonymous hanno comunicato via Twitter la “vittoria” utilizzando lo stesso slang militare tipico deglli 007 americani: CIA Tango Down!
Al momento non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte dei Servizi Segreti Americani.