La nuova svolta politica francese, che ha portato alla vittoria di François Hollande, potrebbe portare alla ridefinizione della strategia anti-pirateria nazionale. Al vaglio la cancellazione della legge Hadopi, che istituisce alla terza violazione l’interruzione del servizio ADSL. Hollande mette all’indice l’inefficienza e l’ingiustizia della norma. Ma aggiunge, sul portale web specializzato in cinema AlloCiné, “in ogni caso, non ritengo che la pirateria sia un problema minore: è per questo che sto proponendo di sostituire Hadopi votando una legge basata su una seconda versione dell’Exception Culturelle che garantirà il finanziamento del cinema francese e la tutela dei diritti d’autore”.
Che cos’è l’Exception Culturelle? Si tratta di una nozione prevista nell’Accordo Generale sulle Tariffe ed il Commercio (GATT), istituita nel 1994. Tra prodotto commerciale e culturale viene sancita una differente trattazione. Conseguenza dell’eccezione culturale, la protezione delle proprie produzioni cinematografiche con sussidi e quote per prodotti di importazione, calmierando l’invasione del cinema straniero.
La rilettura in chiave digitale dell’Exception Culturelle aprirebbe un nuovo fronte alla tutela dei beni culturali. Sarebbe semplificata la gestione delle licenze e il mantenimento dei sussidi per arte, musica, film e letteratura. Senza trascurare la lotta allo scambio di materiale illegale. Ma dove reperire i fondi necessari alla sovvenzione delle piattaforme online legali? Una prima ipotesi vede tassati i service provider, come Google e gli operatori TLC.
Soluzione, a detta dello stesso Hollande, non semplice: “Dobbiamo agire in consultazione e trovare la soluzione (esiste!) che finanzierà la creazione e la diffusione più ampia di opere per il pubblico”. Sono parole mosse dall’impulso entusiastico della neo-investitura, riflesso di mere promesse elettorali? Il rischio c’è, ma una riforma bilanciata, quantomeno parziale, del diritto d’autore appare sempre più urgente. Sarà la volta buona? Staremo a vedere.