Dai social network passa anche il volto dalla politica, sopratutto di quella americana. Negli Stati Uniti, infatti, con un click su Facebook, grazie a un’apposita applicazione, ci si può iscrivere in via ufficiale alle liste elettorali. Dovremmo essere davvero sorpresi? Forse, ma non troppo. Da tempo la realtà internet e l’universo social si intrecciano con questioni politiche. Dai cinguettii degli esponenti nostrani, protagonisti di vicende spesso non proprio edificanti, a quelli d’oltreoceano, che sulla rete hanno impostato la campagna politica delle ultime presidenziali.
Quale sarà il prossimo passo? Autorizzare un voto direttamente da casa? Non è da escludere. Resta però il problema sulla legittimità della democrazia 2.0, una democrazia da tastiera. Stiamo assistendo a una evoluzione dei nostri sistemi di controllo sociale oppure a una grave involuzione che rende sempre più sterile il valore del voto democratico? Voi cosa ne pensate?