A due settimane di distanza dalle prime indiscrezioni arriva finalmente la conferma ufficiale: nomi utente e password di centinaia di utenti Dropbox sono stati trafugati. Ma, ci tiene a specificare la società, i furti nono sono avvenuti grazie alla violazione dei propri sistemi di sicurezza. I dati di accesso sono stati rubati da altri siti e successivamente impiegati su Dropbox.
Come è nata la vicenda? Tutto parte con lo spam. Sì, gli utenti i cui account sono stati compromessi hanno iniziato a ricevere una grande quantità di posta indesiderata nella casella di posta utilizzata per la registrazione a Dropbox. Da lì il sospetto, la notifica alla società del problema e quindi la ricostruzione dell’accaduto. La conferma è giunta all’inizio del mese, malgrado i problemi siano iniziati poco dopo la metà di luglio, attraverso un post sul blog ufficiale di Dropbox.
E dopo la diagnosi arriva anche la cura. L’azienda ha spiegato infatti quali saranno i prossimi passi da compiere per migliorare il servizio di sicurezza. Si va dalla scelta di un facoltativo sistema di autenticazione doppio alla pagina che riepiloga tutti gli accessi recenti. Misure sufficienti ad arginare il fenomeno del furto di identità? Voi che ne dite?
Dropbox conferma violazioni account
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