Le prime indiscrezioni sono apparse proprio sul blog personale del fondatore della russa Kaspersky Lab, Eugene Kaspersky. Il progetto è ambizioso, sviluppare uno speciale sistema operativo capace di resistere a ogni attacco informatico, dai virus ai malware ai cracker. Una vera rivoluzione improntata sulla sicurezza informatica, che allevierebbe non di poco il carico di apprensione dimostrato negli ultimi anni dagli utenti, soprattutto in ambito professionale.
Il signor Kaspersky si è limitato, per ragioni legate allo spionaggio industriale operato da parte della concorrenza, alla divulgazione del nome del progetto: 11.11. Numeri che richiamano la data di inizio del progetto, inaugurato oltre 10 anni fa e ancora lontano dalla sua completa conclusione. Ma quali sono le sue caratteristiche? Dalle prime indiscrezioni trapela che:
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sarà composto da un codice assai ridotto
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sarà attivabile solo su computer industriali (ICS, Industrial Control Systems) e di controllo delle infrastrutture SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition)
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non sarà distribuito per i consumatori medi, ma solo per apparati simil-governativi, dove la sicurezza è tutto
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eseguirà compiti pre-programmati al rilascio, in modo tale che il software non possa essere manipolato dagli hacker.
Ma perché sviluppare una piattaforma software così articolata? Questa l’analisi di Kaspersky: i recenti attacchi portati da virus e malware sembrano ”frutto di una nuova tipologia di conflitto mondiale, che vede piccoli stati e grandi potenze politico-economiche darsi battaglia assoldando team di pirati informatici chiamati a predisporre set di armi cibernetiche con il fine di colpire i propri rivali”.