A Dubai c’è chi sta decidendo il futuro del Web. È la “World Conference on International Telecommunications“, conferenza in corso fino al 14 dicembre, dove l’agenzia ONU ITU (International Telecommunication Union) sta vagliando i nuovi standard che la Rete, e le altre forme di comunicazione, assumerà nel prossimo futuro. All’ordine del giorno, tra i temi più rilevanti, la questione delle normative sulle telecomunicazioni e l’opportunità di ridefinire i trattati stipulati nel 1988. Documenti che definiscono il flusso dell’informazione mondiale.
Le grandi potenze economiche sono già in azione per far valere il proprio peso. E insieme alle lobby private abbiamo Cina e Russia, che reclamano maggiore sicurezza mediante una frammentazione della Rete e un trasferimento di poteri all’ITU. Sull’altra parte della barricata invece gli USA, come era elementare supporre. E sulla Rete, quella degli utenti e non dei cartelli internazionali, scoppiano le proteste verso chi sta tentando di ledere la neutralità della Rete e l’Open Web.