L’idea arriva dal Merseycare di Liverpool e dalla Stanford University: quando un amico scrive sui social frasi sospette è possibile allertare gli specialisti grazie all’app salva-vita.
Basta un semplice post o tweet o anche un mancato appuntamento: tramite la sua attività sui social si può prevenire un gesto estremo con l’aiuto di un’app salva-vita che dovrebbero essere testata nei prossimi mesi.
L’app salva-vita verrà realizzata dal centro ricerche di Liverpool Merseycare e dalla Stanford University e funzionerà come una sorta di occhio del “Grande Fratello”; un occhio che scruta e monitora ogni passo sui social.
Funzionerà per controllare l’attività delle persone, analizzando la posizione geografica e il contenuto dei messaggi e delle conversazioni: con questa opera di prevenzione l’app salva-vita mira a prevenire i suicidi e i gesti estremi.
David Fearnley, direttore del Merseycare afferma che “Il potenziale è incredibile. Noi pensiamo di poter predire le persone che con molta probabilità stanno per farsi del male, con una maggiore accuratezza di quanto facciamo oggi, e quindi di poter fare qualcosa per salvare le loro vite“.
Se la persona monitorata si trova in un luogo in cui molte persone si sono suicidate oppure salta un appuntamento con un amico, l’app sarà autorizzata ad intervenire, allertando gli specialisti che potranno rimediare ad un eventuale gesto estremo e la persona verrà immediatamente contatta da un supporto adeguato al caso.
L’app salva-vita è un progetto che è stato pensato già in passato: l’utilizzo di smartphone e dei social per prevenire suicidi è sempre stata un’idea allettante e davvero risolutiva che può davvero fare la differenza.
È già stato sviluppato infatti un algoritmo dall’Università Darthmout che analizza e identifica le frasi utilizzate dalle persone intente a togliersi la vita: secondo una ricerca circa il 65% delle persone che hanno compiuto gesti estremi ha utilizzato tali frasi prima di compiere il gesto.