Grazie allo smartphone e ad un’app ideata appositamente, negli USA, ogni cittadino può inviare una segnalazione anonima nel caso in cui si sviluppano situazioni pericolose.
”Vedi qualcosa, manda qualcosa” : questo è il nome dell’app, sviluppata sia per il sistema Android che per il sistema iOS.
Il governatore Andrew Cuomo ha avviato una campagna contro il terrorismo ed ha incoraggiato tutti i cittadini di New York ad allertare le autorità se assistono o sospettano situazioni pericolose e di conseguenza probabili minacce.
L’app è stata commissionata dallo stato americano all’azienda My Mobile Witnes: l’app da la possibilità di inviare testimonianze di situazioni pericolose in maniera del tutto anonima.
Il governatore Cuomo, di origini italiane ha ribadito : “Si tratta di misure necessarie nella nostra comune lotta al terrorismo“.
Con la creazione di questa app si da ancora una volta prova di come la tecnologia contribuisce alla lotta contro il terrorismo: infatti a Parigi si era diffuso l’hashtag #PorteOuverte lanciato su Twitter, poi l’applicazione safety check di Facebook ed ora l’app antiterrorismo.
L’app per la lotta al terrorismo permette di inviare foto, testi di potenziali minacce terroristiche: tutto ciò che osserviamo e viviamo nella nostra quotidianità e ci desta sospetti può essere inviato tramite l’app.
Il materiale che viene caricato sul’app viene poi inviato ad un centro di controllo dello stato e vengono analizzate ed eventualmente inviate alle agenzie federali.
“Abbiamo intensificato la nostra preparazione in seguito agli attentati di Parigi e continueremo a rimanere vigili contro coloro che cercano di diffondere paura e violenza“, ha detto Cuomo durante la presentazione dell’app.
Per ora l’app è disponibile in Colorado, Louisiana, Pennsylvania e Virginia e presenta anche una guida su cosa guardare, dove guardare e quando denunciare una situazione sospetta.
Questa idea non è però una vera e propria innovazione: infatti un’app simile è stata sviluppata e realizzata da tre giovani ingegneri tunisini. L’app si chiama “Edder3′” che significa lo scudo e funziona in maniera quasi analoga all’app americana. La persona che denuncia la situazione viene però indicata con uno pseudonimo per evitare minacce contro di lui o rappresaglie.