Il servizio di Google aiuta gli utenti ai quali è stato hackerato il sito per capire quale malware l’ha generato e come fare per avere un sito privo di bug.
Succede spesso di entrare in un sito e di essere avvisati che il sito stesso non è sicuro o che entrarvi è un’azione potenzialmente pericolosa per il computer con il quale si sta navigando. Per questo motivo Google ha lanciato un’iniziativa dal nome Help for Hacked Sites . In questa sezione Google spiega come è possibile riconoscere un sito hackerato già dalle serp e suggerisce una serie di strategie da attuare in questo caso. Fornisce una overview nella quela Maile Ohye spiega come e perché un sito viene attaccato, come rimediare e come rimuovere l’avviso ai naviganti che segnala il sito come pericoloso.
Il servizio mira a supportare gli utenti non solo a riconoscere eventuali malware e a liberarsene ma anche a fare in modo che essi siano in grado di prevenire ulteriori attacchi in futuro.
La lotta di Google è cominciata da tempo: Big G aveva offerto un premio di 20000 dollari a chiunque fosse stato in grado di attaccarlo retribuendo così coloro che avrebbero suggerito eventuali vulnerabilità di sistema. Lo scopo era soprattutto quello di aggiustare le falle che avrebbero potuto mettere in pericolo la sicurezza dei dati degli utenti: molti prodotti di Google sono suscettibili di attacchi che potrebbero rivelare i dati sensibili degli utenti come le informazioni sulle carte prepagate utilizzate per gli acquisti on line.
I premi più alti sono stati messi in palio per coloro in grado di risolvere i problemi relativi al Google Wallet. Da quanto Google ha lanciato la campagna nel 2010 sono stati rilevati più di 780 report di vulnerabilità.