I grandi nomi del web si schierano contro la censura del web e delle telecomunicazioni impartita dal regime siriano. Google e Twitter hanno riproposto il servizio Speak2Tweet per contrastare l’isolamento dei siriani.
L’iniziativa è nata lo scorso 25 gennaio durante la rivoluzione egiziana combattuta ai danni di Hosni Mubarak. Non solo. Al fianco di Google e Twitter arriva anche il supporto del collettivo Anonymous, con l’operazione #OpSyria, che ha dichiarato: «Attacchiamo Assad per lo stop al web, non a favore dell’Esl». Il gruppo di hacker fornirà anche il supporto tecnico per aggirare la censura.
Grazie a Speak2Tweet è possibile registrare messaggi vocali mediante Google, che sono poi inseriti e ascoltati su Speak2Tweet. E intanto gli appelli dei cittadini al regime di Bashar al-Assad suonano come un solo, grande ostinato avviso «Non importa con quanta forza tenterete di attuare la repressione, non ci metterete a tacere, sopravviveremo»