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Google Search, plus your world e gli effetti sulla SEO

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google-plus-searchDa un anno a questa parte abbiamo assistito alla maggiore integrazione attuata da Google con Google+, con il lancio di Search your world. Tale innovazione ha portato molti SEO a chiedersi quali sarebbero stati i cambiamenti e soprattutto quale sarebbe stato il peso della ricerca personalizzata sull’ottimizzazione.

Le tre innovazioni apportate dall’integrazione tra Google e Google+ riguardano in ordine: i risultati personali legati ai profili Google + di persone che hanno condiviso con voi un post in merito all’argomento su cui state effettuando la ricerca, l’inclusione dei profili personali sempre di Google+ nella ricerca, una barra sulla sinistra legata a persone e pagine che affrontano lo stesso argomento su Google+.

Includere i risultati di ricerca personali rimane un’opzione, fortunatamente aggiungerei: è possibile cliccare sull’icona che include le ricerche personali o sull’icona del globo, quest’ultima rappresenta, com’è facile immaginare, i risultati della ricerca globale.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: se l’opzione di personalizzare le ricerche diventasse la forma di ricerca più utilizzata, faremmo difficoltà a influire sulle SERP?

Questa obiezione è, a mio dire, infondata: la ricerca globale rimane comunque garantita e dubito che, nel caso si stia facendo una ricerca approfondita, i risultati personali possano essere bastevoli o , in ogni caso, rimanere gli unici a essere presi in considerazione. Dal punto di vista SEO (e amiamo guardare il lato positivo della cosa) possiamo invece sfruttare la maggiore integrazione di Google con Google+ e indicizzare i nostri link, linkare il nostro sito alla pagina Google e creare un’ottima pagina aziendale.

Niente paura dunque, l’integrazione del proprio mondo a Google+  vuole essere un ausilio soprattutto nel momento in cui abbiamo bisogno di cercare contatti e informazioni che sono già correlati alla nostra persona o al nostro profilo aziendale.

In nessun modo questa opzione deve indurci a pensare che l’ottimizzazione sia inutile perché i risultati di ricerca si limitano alle restrizioni personale dell’utente; a maggior ragione è necessario e utile curare il proprio aspetto social cercando di creare profili autorevolicondividendo contenuti stimolanti che possano indurre altri utenti ad aggiungerci nelle loro cerchie, e cercare di pubblicare costantemente aggiornando le proprie pagine con contenuti che non mancheranno di contenere i “tag”, le parole chiave, per le quali vogliamo essere rintracciati.

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