Il 2013 sarà l’anno dei display flessibili: una rivoluzione, non solo tecnologica, che apre nuovi scenari rimasti fino ad ora inesplorati grazie a una rinnovata libertà creativa per il design. E’ l’inizio di una nuova generazione di dispositivi digitali con un migliorato valore d’uso.
iFlex, il concept ideato dallo studio de Poorter Design di Milano, vuole illustrare le future possibilità offerte da questi nuovi display. I due lati rigidi del flexPhone in alluminio, sono uniti nella parte centrale con un’anima deformabile in silicone, grazie alla quale il dispositivo può assumere e mantenere ogni angolazione desiderata, e quindi nuove tipologie d’uso.
E’ dotato di chiusura magnetica in posizione piegata, che protegge il display da graffi e urti. Il display flessibile a touchscreen è coperto da una cornice in nylon. Ovviamente lo stesso principio può essere applicato ai tablet, e perché no, anche ai computer portatili.
Un concept come l’iFlex può fare nascere le flexApp, una nuova generazione di applicazioni software, che non sono mai state possibili con un display rigido. Sono illustrati nuovi esempi d’uso, come il make up digitale per le donne, il segnaposto del relatore in un convegno con il nome per il pubblico su un lato e il tempo di parola rimanente o il gobbo elettronico sull’altro, e ancora la sveglia da mettere sul comodino, che si spegne con un tocco della mano sulla sommità.