Kim Dotcom, imprenditore del web venuto alla luce per il caso Megaupload, dopo il sequestro dei suoi beni, Pc, hard disk e dati avvenuto nel raid “poco lecito” dell’Fbi in Nuova Zelanda del 2012, ha vinto il ricorso che gli da diritto alla restituzione degli oltre 150 Terabyte di dati che gli furono sequestrati.
Ad annunciarlo un tweet dello stesso DotCom:
A sentenziarlo è il giudice kiwi Helen Winkelmann, rappresentante dell’Alta Corte Neozelandese, che ha stabilito la scorrettezza da parte dell’Fbi nel sequestrare beni e arrestare Kim Dotcom&Co. senza valide prove a favore.
A ciò va aggiunto che dal giorno del raid il creatore di Megaupload non ha mai avuto modo di visionare tali documenti sui quali l’Fbi ha basato le accuse che han portato alla richiesta di estradizione in USA. Dotcom non si è mai mostrato disperato e come è nel suo spirito, ha sempre dato battaglia (e oggi l’ha vinta) e, soprattutto, non si è mai arreso neanche dal punto di vista imprenditoriale.
Nonostante questo anno abbondante di processi e sentenze è riuscito a mettere in piedi un nuovo servizio di cloud hosting, MEGA, che in pochi mesi dal lancio ha raggiunto gli oltre 3 milioni di utenti.
Da oggi Dotcom e compagni potranno studiarsi, finalmente, le carte/file per i quali sono stati accusati e prepararsi ai nuovi processi che ci saranno. Sebbene si tratti di una vittoria per Megaupload ad Agosto ci sarà la sentenza per l’estradizione di Kim Dotcom in Usa.
In attesa di Agosto e, soprattutto, in attesa che gli avvocati di Megaupload trovino buoni spunti dai dati cui finalmente avranno accesso, Kim Dotcom continua serenamente la sua permanenza con la famiglia nella megavilla in Nuova Zelanda.
Aspettiamoci novità per le prossime settimane!