Orwell era solo un pervicace ottimista. La realtà? Un passo oltre l’immaginazione. È in grado di elaborare quadrilioni di byte (yottabyte), occupa un milione di metri quadrati e consuma la stessa quantità di energia elettrica che alimenterebbe una città. Stiamo parlando diNSA (National Security Agency) e del super computer che sta costruendo a Camp Williams, nello Utah. A cosa serve tanto potenza? Semplice, a conoscere tutto di chiunque.
Non è un’iperbole giornalistica ma il mero obiettivo degli esperti NSA. Intercettare ogni dispositivo collegato alla rete, inclusi elettrodomestici di ultima generazione come frigoriferi, forni e sistemi d’illuminazione. A svelare il progetto il giornalista investigativo e scrittore James Bamford che ha pubblicato l’esclusivo reportage su Wired USA.
Oltre alle energie e all’ambizione dei suoi progettisti, sullo Utah Data Center sono stati investiti due miliardi di dollari. Che dovranno dimostrare di essere ben spesi. Ovvero, se la sperimentazione darà gli esiti auspicati, assisteremo alla nascita di una macchina in grado di esercitare un livello di sorveglianza mai vissuto prima dall’uomo nella sua storia. Secondo James Bamford , infatti, questo “Immenso Fratello” potrà intercettare, decifrare, analizzare e memorizzare su estese aree geografiche planetarie le comunicazioni satellitari, via cavi sotterranei e sottomarini, reti Wi-Fi, rei cablate e reti domestiche. Gamma di contesti che vanno dalle mail alle telefonate, dalle ricerche su Internet ai pagamenti via web.
Non sarebbero immuni neppure i sistemi di cifratura legati al deep web, settore della rete costituito da quelle risorse non segnalate dai normali motori di ricerca. L’immenso fratello sarà la nostra nuova ombra quotidiana? Scenari che evocano cospirazioni internazionali, controllo dettagliato sulla vita di chiunque, qualcosa di troppo complesso e ambizioso. E per questo probabile.