Al Mobile World Congress, a Barcellona, sbarcherà Xiaomi. Sembra dunque aperta la sfida tra Cina e Corea.
Per quel che riguarda gli smartphone,a attualmente il mercato offre tante soluzioni, con differenze davvero impercettibili. La scelta dello smartphone dunque sembra davvero ardua. Samsung prova a rispondere con l’S7 e Lg con il modulare G5.
Il Mobile World Congress 2016, la fiera che lunedì apre a Barcellona, vedrà per la prima volta anche Xiaomi di Pechino. Debutterà il Mi 5 della Xiaomi, uno smartphone super sottile, da cinque millimetri, una macchina fotografica da oltre 20 megapixel, un processore fra i più veloci, Snapdragon 820 e 4Gb di ram.
Una sfida davvero allettante. Xiaomi è stata fondata solo nel 2010 ma è stata valutata 46 miliardi di dollari. Il suo obiettivo è sbarcare in Europa e successivamente negli Stati Uniti. Non scherza e può certamente permetterselo: vanta infatti notevoli successi: nel 2015 ha venduto la bellezza di 70 milioni di smartphone e la sua crescita a un + 22,8%.
Come abbiamo detto, attualmente questa azienda non è presente in Occidente e il suo trampolino verso il successo sembra essere proprio il Mobile World Congress.
Stando alle parole di Stefano Mosconi (il fondatore di Jolla, una parentesi europea che offre un sistema operativo in alternativa a Google, Apple e Microsoft e progetta autonomamente smartphone e tablet): “Il sorpasso della Cina è probabile, ma il vero tema è che in questo mondo non si innova più. Tutti tendono a riproporre sempre i soliti modelli, solo più aggiornati,con poche variazioni“.
Al Mobile World Congress ne vedremo delle belle: Sony ormai sembra aver perso terreno e anche per la HTC non è certo un periodo rosa e fiori: a Barcellona proveranno a stupirci con la realtà virtuale Viv.
La Huawei invece dovrebbe mostrare il MateBook, un incrocio tra tablet e pc portatile, dotato di un sistema operativo Windows 10 e anche uno Android.