Operazione vendetta. Ieri (5 novembre) era il giorno dedicato al rivoluzionario Guy Fawkes, anniversario di un fallimento avvenuto nel 1605 contro il Re Giacomo I d’Inghilterra, la cosiddetta “congiura delle polveri”. L’occasione per un’ondata di cyberattacchi volti a colpire diversi presidi digitali, dal sito del governo australiano alla piattaforma NBC. Anonymous non avrebbe però compiuto alcun attacco a PayPal. Secondo una nota diramata dal colosso dei pagamenti online, nessun account sarebbe stato toccato. Neppure una falla nei database dell’azienda statunitense.
Il collettivo hacker ha lanciato l’Operazione Vendetta, e su ImageShack, piattaforma per l’archiviazione e la condivisione di immagini, ha dichiarato: “Il sito è completamente nostro. Abbiamo il controllo fisico di tutti i suoi server. Lo avremo per anni”. Trafugate pagine di codice, indirizzi di posta elettronica e password cifrate degli utenti ImageShack.
Mentre è stata respinta la paternità degli attacchi al gigante della sicurezza informatica Symantec, nel mirino di un gruppo chiamato HTP. E intanto la protesa si proietta verso il Parlamento di Londra, “ma NON lo faremo saltare in aria”, hanno spiegato gli hacker, citando la congiura di Guy Fawkes.