Sia chiama Rapiro, è un piccolo robottino dall’aspetto mite e positivo, e l’inventore è il giapponese Shota Ishiwatari famoso per aver inventato i Necomimi, ossia le orecchie da gatto che hanno avuto (incredibilmente a mio avviso) successo qualche anno fa soprattutto in terra asiatica.
Rispetto alla precedente invenzione con Rapiro l’inventore ha fatto notevoli passi avanti. Infatti Rapiro è un kit che permette di crearsi in casa il proprio robottino di 30 cm comandato tramite un Raspberry PI.
Il robot, con un aspetto molto simpatico e prodotto tramite l’uso di stampanti 3D, racchiude nella sua piccola statura tante funzionalità e possibilità di movimento che permetteranno a chiunque di “assaggiare” la robotica spendendo una cifra molto ragionevole. Chi si è avvicinato a questo mondo saprà che per realizzare un robot più o meno evoluto i costi sono sempre esagerati. Rapiro costerà tra i 199 e i 249 dollari e recentemente ha fatto registrare un grande successo sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter.
Il progetto Rapiro è stato pubblicato su Kickstarter il 20 giugno con l’obiettivo di raccogliere 20 mila dollari. Passati appena 4 giorni sono stati raccolti oltre 28mila dollari e ci sono ancora 55 giorni per poter sostenere il progetto. I numeri per ora fanno capire quanto le comunità di geek appassionati di elettronica, robotica e informatica erano in attesa di un qualche progetto come Rapiro.
Molto carino e simpatico il robottino, ma cosa permette di fare? Rapiro usa come cervello un Raspberry PI posizionato ovviamente nella testa; ha un’interfaccia Ethernet e 2 USB dietro la testa dando la possibilità di interfacciarlo con vari dispositivi ampliando la possibilità di interazione e di operazioni che può compiere.
Il kit comprende 12 servo motori che permettono al nostro piccolo amico di spostarsi in tutte le direzioni e di compiere vari movimenti come afferrare oggetti o ruotare la testa. Sono presenti inoltre due led che fanno da “occhi” e l’alloggiamento per il modulo telecamera del Raspberry PI così da fornirgli la vista acquistando il modulo separatamente.
Ovviamente essendo basato su un Raspberry PI è aperto a qualsiasi customizzazione, mod, hack e gli stessi creatori lanciano qualche idea aggiungendo dei semplici elementi. Infatti collegandosi con una scheda buetooth o wifi a Rapiro lo si potrà comandare da tablet/smartphone oppure fornendogli connessione potrà diventare il tuo “assistente” notificandoti “di persona” eventuali nuovi messaggi su Facebook,Twitter etc.. Fornendogli un microfono gli si potranno impartire ordini vocali e così via. Ampio spazio alle idee e alle implementazioni.
Va segnalato che il Raspberry PI non è necessario al funzionamento di Rapiro in quanto nel kit è prevista una scheda che fa da microcontrollore per le funzionalità base. Ovviamente è installandogli il Raspberry PI che si ottiene il massimo da questi 30 cm di plastica.
L‘idea è molto buona e i primi feedback ottenuti su Kickstarter rendono chiaro questo concetto. La comunità di geek e smanettoni aspettava da tempo la possibilità di avere una “base” di robot da cui partire su cui poi divertirsi a implementare nuove funzionalità.
Queste le parole del suo inventore:
“Credo che Rapiro può essere un catalizzatore tra robotica e Raspberry Pi.
Vogliamo avviare una rivoluzione nel mondo dei robot carini, a prezzi accessibili, personalizzabili e programmabili.
Se riusciremo nel nostro Kickstarter, pubblicheremo i dati 3D (. Stl) sul nostro sito web, che consentiranno a chiunque di personalizzare il RAPIRO con una stampante 3D. “
Questi di seguito i primi video di Rapiro, il nostro futuro amico robot
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