Nella proliferazione social, tutto (quasi) viene fagocitato in bit e condiviso tra gli “amici”. Anche l’ultimo dell’anno non sembra destinato a smentite. Il rischio è quello di un grande, enorme nugolo di comunicazioni spam. Facebook propone due alternative. Quella “tradizionale”, o per meglio dire manuale, con l’inoltro di un augurio di buon anno selezionando i vari destinatari, oppure scrivendolo sulle relative bacheche.
L’alternativa è rappresentata dall‘inoltro automatico di un “Have a Happy New Year and a great 2013!”, precompilato da Facebook. Purtroppo la lista dei destinatari, avvisa il social network, viene generata in maniera casuale. In compenso viene rispettata la posizione geografica del destinatario, sulla base dell’ora del Paese. Un vero servizio o solo un modo per generare altri profitti, generando un traffico elevato e acquisendo tantissimi dati personali? A voi la risposta.
E sulle lacune nella gestione dei contenuti ne sa qualcosa anche la sorella del fondatore FB, Randi Zuckerberg. Un’immagine privata della sua famiglia, nell’arco di poche ore, è stata condivisa con milioni di utenti. C’è già chi riporta in ballo la questione privacy: “Al posto di insultare un utente, forse dovresti parlare con tuo fratello dei recenti cambiamenti nelle policy di Facebook”. Chi di informazioni private ferisce, di informazioni private perisce. Giusto, no?