La stampa 3D potrebbe rivoluzionare il nostro modo di concepire la produzione di oggetti e artefatti, ma i primi ambiti di applicazione non sembrano tra i più essenziali. Il mercato in oggetto è quello dei vibratori. La canadese Standard Innovation sfrutta per la produzione di giocattoli sessuali delle stampanti 3D, insieme a un laboratorio di modellizzazione del silicone e a 400 manichini manichino «con organi interni anatomicamente corretti».
Dal 2008, anno di fondazione, la Standard Innovation ha già venduto milioni di pezzi per un giro d’affari stimato in 35 milioni di dollari: «Mentre utilizziamo questa tecnologia per migliorare le nostre vite ogni giorno» – ha dichiarato il CEO dell’impresa – «sembra che poche aziende abbiamo applicato questo modo di pensare per migliorare le nostre vite sessuali».