È trascorsa appena una settimana da quando il blogger ceco Bogomil Shopov ha acquistato un file contente oltre un milione di profili Facebook. Con appena 5 dollari sarebbero stati comperati 12 fogli di calcolo Excel, ognuno dei quali contente circa 100mila nomi completi, indirizzi email e ID unici di profili. Informazioni acquisite grazie ad applicazioni terze presenti sul celebre social network, relative ai soli utenti attivi negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in vari paesi d’Europa.
Facebook richiede l’immediata distruzione del file, previo invio di una copia al quartier generale di Menlo Park per l’avvio di un’indagine interna. Non solo. Shopov dovrebbe rivelare nome del venditore e dettagli sulla transazione. “Ho accettato di inviare i dati e il nome del sito, perché era nelle mie intenzioni – si legge in un nuovo post pubblicato dal blogger ceco – Ho poi cercato di sapere cosa sarebbe successo dopo, quale fosse la natura del problema. Ma mi hanno semplicemente detto che ci sarebbe stata un’indagine condotta internamente”.
I rappresentati del sito in blu hanno intimato al blogger di non “rivelare alcuna parte di questa conversazione. Anche questa conversazione deve restare segreta”. Al momento i tecnici della sicurezza informatica di Facebook sarebbero al lavoro per ricostruire l’accaduto. Ma cosa ne è della nostra privacy una volta iscritti al social network?